Introduzione
Lo abbiamo ripetuto per anni: qualsiasi prodotto che "potrebbe" avere dell'elettronica al suo interno alla fine "avrà" dell'elettronica al suo interno. Oggi abbiamo un nuovo cyborg sul tavolo operatorio: la Bici Elettrica Pieghevole MiJia QiCycle. È il primo veicolo di questo tipo a finire sul tavolo anatomico, quindi siamo emozionati nell'affrontare questo nuovo tipo di dispositivo. Sarà riuscita la Xiaomi a rendere più pratica la bicicletta, un mezzo facilmente aggiustabile, senza renderla un incubo per il riparatore faidate? Procediamo con questo smontaggio e vediamo di scoprirlo!
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Strumenti
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Ti stiamo guardando, piccolo amico della mobilità. Il design esterno è elegante, ma diamo un'occhiata alle caratteristiche tecniche:
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Motore nel mozzo anteriore da 250 W, 36 V
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Batteria da 0,21 kWh (con 20 celle Litio-ioni NCR18650PF)
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45 km di assistenza alla pedalata con una singola carica
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Cambio Shimano a 3 velocità nel mozzo posteriore
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Sensore di coppia che regola la potenza in base alla tua pedalata
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Computer di bordo integrato con il controller per visualizzare dati in tempo reale su velocità, distanza, potenza ecc.
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Con pochi semplici movimenti può essere trasformato da "pronto per pedalare" a "compatto e trasportabile".
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Pur con il motore nel mozzo e la batteria, la QiCycle pesa solo 14,5 kg. Più o meno come due bassotti oppure tre gatti.
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Per chi non avesse familiarità con le biciclette elettriche pieghevoli, eccone qui un'altra per confronto: la classica, ma simile, pieghevole Brompton. Un modello che però si pone a un livello un filo più alto, anche in senso fisico.
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La QiCycle ha il passo più corto (870 mm) con ruote più piccole (16"). Anche il manubrio fisso e la sella alla sua massima altezza restano più bassi (cattive notizie per chi supera i 170 cm).
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Il computer di bordo integrato prevede quattro diverse modalità di regolazione della potenza e visualizza in tempo reale i dati di viaggio (e c'è anche un'app per smartphone per accedere a un'altra buona tonnellata di informazioni).
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Abbiamo parlato abbastanza, passiamo all'azione. Iniziamo a fare a pezzi il veicolo cominciando dalla parte più semplice: la sella. Basta aprire due leve a sgancio rapido e viene via!
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È il tubo della sella a bloccare in posizione il braccio posteriore; quindi basta rimuoverlo per poter ripiegare la bici.
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Il prossimo passo è svitare i pedali. Il meccanismo riduce la larghezza complessiva della bicicletta quando è ripiegata.
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La catena resta all'esterno del braccio posteriore e ha un pratico tendicatena che ne rende molto semplice la rimozione.
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La corona ha 52 denti, il pignone 14. Il che significa un rapporto di 1:2.7 in prima marcia, 1:3.7 in seconda e 1:5 in terza.
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La catena ha 96 maglie. Non c'è alcuna falsa maglia per aprire la catena, ma basta un comune smagliacatene per smontare qualsiasi maglia.
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La rimozione della guarnitura, ovvero il gruppo corona-pedivelle, richiede un modesto intervento preliminare: si deve togliere una piccola copertura prima di inserire l'estrattore. Subito dopo, però, si estrae come una qualsiasi guarnitura.
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Il pezzo successivo da rimuovere del gruppo di propulsione umana è il movimento centrale.
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Anche qui abbiamo bisogno di un attrezzo standard per biciclette, l'apposita chiave per movimenti centrali, per poter allentare questa parte di hardware.
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Una bella caratteristica della QiCycle è questo cambio nel mozzo Shimano a tre velocità. Abbiamo potuto smontare facilmente la leva a squadra per estrarre il bullone che passa all'interno del mozzo.
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All'altra estremità della bici, abbiamo tirato via la manopola in gomma per poter rimuovere il comando del cambio dal manubrio.
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La ruota posteriore è dotata di "roller brake", un tipo di freno al mozzo che è una variante del freno a tamburo. È azionato dalla leva sul manubrio, quindi si può pedalare al contrario liberamente.
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Abbiamo iniziato a sfilare il cavo dei freni, ma sembra che sia rivettato al gruppo del mozzo e quindi rimane attaccato da quella estremità.
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Perciò abbiamo allentato il bullone che fissa il mozzo al telaio per poter tirar fuori la ruota da 16 pollici con i suoi 28 raggi, il suo cambio a tre rapporti con il freno integrato e anche il flessibile di comando del freno stesso...
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Ovviamente non avremmo smontato questa bicicletta se non fosse stata una bicicletta di tipo smart. E quindi è ora di controllare il sensore di velocità.
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Il cavo si connette sotto il supporto della sella e poi corre lungo il telaio fino all'uscita (modulare) di connessione.
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Siamo riusciti a sfilare il cavo e a liberare il gruppo sensore.
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Estratta la piccola scheda elettronica, arriviamo al cuore di questo miracoloso sistema di misurazione:
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Il sistema di tre cavi è collegato con un semplice connettore JST, non è saldato. Questo è ciò che chiamiamo modularità.
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Tornando a qualcosa di più meccanico, smontiamo il freno anteriore: un tradizionale freno a caliper.
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Per trovare altri componenti elettronici, ora puntiamo alla ruota anteriore con il suo motore integrato nel mozzo.
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Un semplice spinotto ci permette di disconnettere il cavo del motore e quindi di rimuovere la ruota anteriore.
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Con il coperchio smontato, possiamo tirar fuori l'elemento rotante e scoprire una piccola scheda di forma circolare dietro la copertura posteriore del motore.
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Oltre a gestire la potenza ha anche tre sensori (uno ogni quattro bobine) per misurare la velocità.
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I tre ingranaggi sono in plastica per ridurre al massimo l'usura.
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E ora, benvenuti a metà dello smontaggio.
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Abbiamo spogliato la QiCycle di buona parte della sua ciclistica. Ci resta uno scheletro di alluminio che pesa 5,5 kg, oltre un terzo del peso complessivo del veicolo.
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Andiamo avanti estraendo la spina principale dal tubo superiore; questo ci permette di estrarre il "sistema nervoso" che collega insieme tutti i componenti elettronici.
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Ci sono solo 4 viti Torx per fissare la cover del computer di bordo e lo schermo TFT da 160×128 pixel è collegato con un semplice connettore ZIF.
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Sul lato posteriore della scheda, troviamo i seguenti chip:
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Processore ARM MediaTek MT6261A
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Controller PIC Microchip PIC16LF1518-I/MV
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Smart chip Bluetooth per l'illuminazione CSR 1010D A05U
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eFuse con protezione da sovratensioni Texas Instrument TPS259240
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Memoria seriale flash da 128 Mb Winbond 25Q128FV
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Abbiamo tenuto il meglio, o se preferite il massimo (della potenza), alla fine: il tubo portabatterie!
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Il tubo può essere rimosso con una sola mano, semplicemente premendo un pulsante. Può essere caricato in tre ore tramite la sua connessione laterale a cinque poli.
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Una discreta percentuale del peso della bicicletta è costituita da questa batteria: pesa 1,46 kg, naturalmente quando è carica al massimo... ;)
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La capacità dichiarata della batteria é di 5800mAh (208.8Wh). Per fare un confronto del tutto inutile, equivale a oltre 5 iPads Pro 12.9"!
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Iniziamo estraendo la luce posteriore. Rimane attaccata a un cavo, ma dà accesso ad alcune viti nascoste. Questo ci permette di accedere all'interno.
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Questo enorme cordone ombelicale collega la presa di carica alle batterie e al BMS (Sistema Gestione Batteria) all'altro capo e a un circuito a LED dietro la luce posteriore.
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Abbiamo sfilato la scheda e scoperto alcuni segreti. Questo circuito controlla il Sistema di LED posteriori e alcuni LED spia disposti alle estremità del tubo (probabilmente per indicare l'attività della batteria).
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Il vano principale della batteria oppone una fiera resistenza all'apertura. Ci sono cinque viti (nascoste da coperture difficili da estrarre), ma non solo.
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Portiamo finalmente a termine il compito con un leggero riscaldamento e "buone vibrazioni". Aprendo l'involucro, rompiamo delle mollette monouso. Cattive notizie per chi dovesse sostituire la batteria.
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Finalmente arriviamo all'agognato premio: 20 celle Panasonic al litio-ioni NCR18650PF. Panasonic è un marchio valido (e sicuro), quindi la ricarica non dovrebbe porre problemi. Non è così per la sostituzione delle celle.
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Il pacco include una scheda elettronica con il sistema di gestione batteria (BMS).
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Il circuito comprende svariate resistenze. Mentre tra i componenti, spiccano questi:
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Un microprocessore MCU per gestione batteria ATMEL MEGA 328P
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S11428 33TVF
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Oscillatore al quarzo FL12.000
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Sull'altro lato troviamo questi:
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MOSFET a trincea a canale n Magnachip MDU1931 (x4)
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Raddrizzatore RS2M
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Torniamo al telaio per procedere ancora un po' con lo smontaggio prima di affrontare la restante parte elettronica.
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La cerniera principale della bicicletta, quella della forcella posteriore, è collegata al tubo principale con un semplice bullone a brugola.
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Una volta scollegata dal telaio è evidente l'asimmetria della cerniera, che è angolata.
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Il secondo rilevante strumento di "compattazione" della bici è il manubrio pieghevole. Il meccanismo è intelligente e basta tirare una spina per il ripiegamento.
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Per staccare la forcella anteriore dalla cerniera, usiamo la chiave a brugola da 10 mm, uno strumento non troppo comune ma fondamentale nel mondo della riparazione biciclette.
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Non ci rimane che il tubo superiore, completo di luce anteriore e del cervello della bici.
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Con una decisa rotazione della mano possiamo sbloccare la luce anteriore ed estrarla dalla sua sede.
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Un singolo cavo e un semplice connettore danno tutta la potenza che serve alla potente luce a LED.
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Il cervelloL'unità di controllo è montata su una comoda basetta attaccata al telaio con due semplici d viti. -
Una volta rimosse le viti, si può afferrare l'unità di controllo e farla scorrere fuori lungo la scanalatura di guida.
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Il cervello del veicolo è un controller monoblocco della Ananda, costruttore di diverse componenti di bici elettriche.
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Ovviamente noi non diamo molto peso alla parola "monoblocco". Quindi affrontiamo alcune viti Phillips standard e ci diamo da fare per aprire il cocciuto involucro.
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Proviamo con un Jimmy e i rinomati Strumenti di Apertura iFixit e tentiamo di forzare il blocco. Il tutto senza successo, nemmeno riscaldando il tutto.
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Rivolgiamo quindi i nostri sforzi al pannello laterale e quello che abbiamo scoperto vi lascerà a dir poco basiti.
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Tre schede, collegate da un esercito di contatti, sono annegate in una distesa di gomma trasparente giallastra.
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La maggior parte dei componenti più importanti è disposta sulla scheda dei contatti di ricarica; qui abbiamo spiato questi componenti:
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Microcontroller STM32100C8 con processore RISC a 32 bit Arm Cortex-M3
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Ricetrasmettitore tipo LIN J2602 MCP2003
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Amplificatori operazionali (op-amp) doppi a bassa potenza Diodes Inc AS358M
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Transistor GH17M
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Il resto delle schede immerse nella roba appiccicosa contiene soprattutto condensatori e altri componenti passivi.
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E con questo la bicicletta è stata ripiegata, riaperta e completamente fatta a pezzi.
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Tutto questo salvo le parti più banali come le gomme: in fin dei conti siamo qui per la parte "elettrica" di questa bici pieghevole.
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La Bicicletta Elettrica Pieghevole MiJia QiCycle è il primo oggetto di questo tipo a cui diamo un punteggio. Nella nostra scala di riparabilità si è guadagnata 6 punti su 10 (10 significa massima facilità di riparazione) in base ai seguenti punti:
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Sono stati usati ovunque componenti standard da bicicletta, il che rende più pratiche le riparazioni.
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Il gruppo batteria può essere rimosso e sostituito con facilità.
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I componenti elettronici possono essere rimossi senza danneggiare la bicicletta, estendendo la sua vita e rendendo più facile il riciclo delle parti.
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L'alloggiamento della sella, il telaio e il motore nel mozzo anteriore non sono standard, quindi la sostituzione è un po' più difficile se il costruttore non offre i ricambi.
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Il pacco batteria è un gruppo complesso, il guasto di un singolo componente può portare a una sostituzione generale che rappresenta uno spreco.
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128 commenti
My axiomi qicycle seat post keeps slipping down despite locking d 2 release clamps tightly. Caused a fall from d bike as d seat post slipped and hit d ground jamming d moving bike. How to tighten d 2 clamps to ensure no slippage especially cycling at a higher speed?
Thanks
Zho -
The quick release clamps can be adjusted by using the bolt on the opposite side of the handle and tightened by closing the handle. The QiCycle is constructed for max 100kg weight. You may also try cleaning the seat post for a better grip (maybe it got a little greasy during the assembly).
I am wondering if the two saddle clamps can be replaced. And if so where to find them? Help very much appreciated :).
Jannes -
The saddle clamps should be replaceable with standard quick release clamps of the correct size. Depending on the design the handle might not be curved like the original one and therefore stand off a little bit.
Thank you for all the pictures. Unfortunately after a drop of the battery my taillight is not switching on anymore. Do you have detailed pictures of the disassembly of the taillight. Maybe it is only a connector that is loose... Thank you :)
Montie -
Hi Montie, we don't have a separate guide for the back light yet. But to get it off, you need to grab it very tight and turn it counter-clockwise. The rest can be seen on the pictures in step 16 (four screws and the cables inside).
Für Europa mit nur 75kg Traglast nicht zu verkaufen.
Gerhard Hallermayer -
One question please ananda hub is rated at 30 nm torque while xiaomi says only 7.3nm …any suggestions?
rott74 -
Se non si accende il computer di bordo ma la batteria è carica cosa si fa?
pamarotta -