Introduzione
Circa un mese più tardi dopo il lancio del nuovo Surface Pro 7, Microsoft torna alla carica con l'ancor più nuovo Surface Pro X: un progetto moderno che sembra preludere a una riparabilità migliorata. Nell'affrontare gli smontaggi di qualsiasi altro Surface, ci saremmo preparati a operazioni complesse e faticose; da quando però abbiamo potuto scardinare il Surface Laptop 3, siamo moderatamente ottimisti. Microsoft, se vuoi aprire l'era dei tablet riparabili, noi siamo pronti! E adesso vediamo che cosa hai combinato di buono.
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Strumenti
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Al di là dell'elegante supporto, non sappiamo bene che cosa aspettarci, e questo è una buona cosa. La nostra unità propone queste specifiche:
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Schermo PixelSense da 13" con risoluzione 2880 × 1920 (267 ppi)
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Processore ARM Microsoft SQ1 3.0 GHz (basato sul Qualcomm Snapdragon 8cx) con GPU Microsoft SQ1 Adreno 685
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8 GB di RAM LPDDR4X (16 GB in opzione)
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Disco a stato solido rimovibile da 128 GB (256 o 512 GB in opzione)
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Fotocamere anteriori da 5 MP e Windows Hello e fotocamera posteriore da 10 MP
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Due porte USB-C e una porta Surface Connect (i jack cuffie, se ne deduce, non sono abbastanza professionali)
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Wi-Fi 5 802.11ac, Bluetooth 5.0, LTE Gigabit
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Diversamente dal Surface Pro 7 lanciato nel mese scorso, stretto parente delle generazioni precedenti, il Pro X segna una completa riprogettazione, la prima dopo molti anni. E arriva con un nuovo numero modello: 1876.
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Se ti serve un TL;DR, relativo a questo smontaggio, ecco un'anteprima a raggi X realizzata da Creative Electron che mostra tutto quello che ci attende a breve termine.
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Rispetto al Pro 7, notiamo che il Pro X ha angoli arrotondati, un profilo più sottile e una selezione di porte aggiornata (e ridotta).
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Se stai cercando sul mercato un tablet professionale Windows molto sottile, puoi dire addio alla porta USB-A, allo slot per schede microSD e al jack cuffie. L'USB-C è il futuro, o almeno così sembra.
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A supporto dello schermo sollevato, notiam che il Pro X si guadagna una cerniera più fine, in nome forse di una preziosa riduzione dello spessore.
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Estraiamo la botola (fissata magneticamente!) con la nostra punta per estrazione SIM e...
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Voilà! Sotto c'è un SSD (tenuto da una vite Torx T3) e uno slot per SIM!
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E, ragazzi, questo SSD ci sembra davvero familiare. Un rapido confronto con l'unità da 256 GB che abbiamo estratto dal Surface Laptop 3 conferma che entrambi i dispositivi usano lo stesso drive. E, per le riparazioni, la standardizzazione è qualcosa di grande!
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Facciamo un esperimento cercando di accendere il Pro X senza SSD e... nessun segno di vita. Non ci aspettavamo che ci avviasse, ma è talmente morto che noi sospettiamo che l'SSD funga da interruttore di emergenza come quello che abbiamo trovato nel Laptop 3.
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Diversamente da quanto accaduto con il Laptop 3 con le sue viti nascoste, non troviamo alcun elemento di fissaggio sotto questo supporto. Ahimé, probabilmente non ci sarà riservata l'esperienza di una magica apertura. Armiamo i nostri iOpener e ci prepariamo ad affrontare degli adesivi di grosso calibro…
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Prima di tutto, però, serve un po' (forse più di un po'... ) di trazione con la ventosa per provare a sollevare lo schermo dal punto vicino alla griglia dell'altoparlante.
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Guarda mamma, senza caldo! Forse i nostri iOpener possono prendersi una giornata di ferie: possiamo dare un taglio alla colla in stile iMac.
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Non ci sono appendici appiccicose: questo display viene via bello pulito!
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L'adesivo in amichevole spugna tagliabile è un netto miglioramento rispetto ai precedenti Surface Pro, ma anche rispetto a tutti gli altri tablet con schermi incollati. Tanto calore, furiose operazioni di taglio e leva, attrezzi incrostati di colla e, spesso, involontarie rotture di schermi sono "particolarità" a cui diamo volentieri un bel bacio di addio.
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Non illustrato: la squadra smontaggi che esegue una danza celebrativa attorno al tavolo delle fotografie. Mai avremmo pensato di potere, un giorno, entrare così facilmente in un Surface Pro.
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Questa procedura di apertura, benché eseguibile senza troppi patemi d'animo, non è priva di ostacoli: vediamo alcuni cavi flessibili lungo la parte inferiore dello schermo, pericolosamente vicini al percorso dei nostri strumenti di taglio.
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Detto ciò, tutto diventa ancora più facile quando iniziamo a rimuovere l'adesivo. Si stacca come per magia: nessun intoppo! È questo il tipo di cambiamento che noi invocavamo. Se proprio devi incollare in un blocco unico un dispositivo supersottile, ecco come dovresti farlo (ma non applicarlo a un desktop, ok? Perché è una cosa stupida.
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Il nostro entusiasmo è grande, ma facciamo una pausa per esaminare i chip dello schermo. Abbiamo:
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Drivers display Microsoft X904163 e X904169
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Winbond Q16FWUXB2 1921-681C DR80006
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Analogix ANX2684 1920 C975AA
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SiW SW50014A 8266631T 1844
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SiW SW5077 J004370V 1920
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Siamo arrivati armati del nostro intero Kit strumenti Pro Tech, ma ci basta una singola punta Torx per svitare le viti del dissipatore di calore.
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Una cosa Microsoft non l'ha cambiata, e di questo siamo lieti: tutte le viti trovate finora sono di tipo Torx. Un fatto che era il solo punto positivo in termini di riparabilità del precedente Surface Pro e la cui conferma ci è gradita.
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Il supporto del dissipatore di calore è un pezzo interessante di
arte astrattaetà del frame intermedia. Ci soffermiamo brevemente a contemplare il suo significato prima di tirarlo via dalla scheda. -
Tolti dalla circolazione il dissipatore e poche schermature e viti, la scheda madre scorre fuori. E' ora di avviare l'investigazione del silicio.
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Ecco che cosa abbiamo portato in superficie:
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Processore ARM 3.0 GHz Microsoft SQ1
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4 GB di RAM LPDDR4X Samsung K3UH5H0AMJGCL x2, per 8 GB totali
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Microcontroller NXP LPC54S00TJ EV180
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Memoria flash NOR seriale Macronix MX25U1635E
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256 Mb di memoria flash seriale Winbond 26Q256JW
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Ricetrasmittente e modem RF Qualcomm SDR8150
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RF Fusion MHB (Mid High Band) Qorvo 78052 14CEM
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La faccia posteriore della scheda è priva di silicio particolarmente interessante, ma non possiamo non notare lo strano cavo argentato a ponticello che la percorre. Ehi, aspettate un attimo, questa cosa in realtà ci sembra piuttosto familiare.
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A che cosa serve? Sei il benvenuto se vuoi indagare che cosa collega e cercare di indovinare!
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Noi pensiamo che sia un'antenna diversity schermata di qualche tipo, con una guaina esterna messa a terra per isolare il segnale RF. L'etichetta che accompagna questa parte, NEW SAM, potrebbe identificare il cavo come un Surface Antenna Mount.
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Detto ciò, NEW SAM potrebbe stare per qualsiasi cosa, tipo: Super Activity Monitor, Sport Assai Maschio, Sfuggente Agile Mangusta, se non Significato Altamente Misterioso. Le possibilità sono infinite. Lascia le tue ipotesi relative a NEW SAM nei commenti qui sotto.
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Siamo abituati a vedere dei curiosi elementi meccanici a guidare la cerniera di supporto di questi Surface Pro, ma questa volta incontriamo ancora più curiosi elementi meccanici.
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La cover dell'SSD siede alle estremità di un minuscolo dondolo, aspettando che arrivi un amichevole strumento di estrazione SIM (o un'amichevole graffetta) e si sieda dall'altra parte. Quando questo accade, il dondolo spinge la cover dell'SSD lontano dal case e bam! In questo semplice modo puoi aggiornare la tua unità.
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Quando abbiamo concluso le operazioni nel più piccolo parco giochi al mondo, ci dedichiamo all'interfaccia dell'SSD e al lettore SIM che vengono via come un unico modulo.
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Venite avanti per le specifiche della vostra batteria. Abbiamo passato abbastanza tempo a lottare con l'ultima batteria Microsoft iperincollata per litigare con questa. Scegliamo di lasciare stare.
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Che cosa rimane? Le porte USB modulari, affiancate dal meccanismo delle cerniere del supporto e dai pulsanti del case. E proprio all'estremità c'è la porta Surface Connect, modulare anch'essa.
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Può essere una sorpresa per te leggere così spesso la parola modulare nello smontaggio di un Surface Pro. Siamo sorpresi anche noi! Abbiamo fatto respiri profondi e ci siamo pizzicati più volte, ma questa sembra davvero la realtà.
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Se solo avessero inventato qualche modo di fissare la batteria in un modo maggiormente amico del riparatore... Forse la prossima volta?
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Ta-da! È tutto, gente. Ecco qui tutti i pezzi più piccoli del Surface.
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Sembra che Microsoft abbia messo almeno un piede sul treno della riparabilità; confrontando questo Pro X e il Laptop 3, non riusciamo a credere a quanti cambiamenti siano stati apportati in nome della semplicità di riparazione.
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L'SSD è davvero sostituibile dall'utente, a cui serve solo uno strumento di estrazione SIM e un cacciavite Torx T3: non c'è alcuna necessità di rimuovere lo schermo. Davvero notevole vedere qualcosa del genere in un fattore di forma così
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Per la prima volta in un tablet, lo schermo è trattenuto da amichevole adesivo in spugna la cui rimozione non richiede calore o solventi. Continuiamo a non amare l'adesivo, ma questo è davvero un valido compromesso per un tablet.
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Che cosa significa tutto questo? È ora di attribuire un punteggio a questo coso.
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Il Microsoft Surface Pro X si guadagna il punteggio di 6 su 10 nella nostra scala di riparabilità (10 è il più facile da riparare):
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L'SSD rimovibile dall'utente permette facili aggiornamenti dell'unità e la salvaguardia dei dati riservati senza dover distruggere il dispositivo.
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Dove sono utilizzate le viti, sono tutte di tipo Torx standard.
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Molti componenti sono modulari e possono essere sostituiti modo indipendente tra loro.
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(Quasi) tutte le riparazioni richiedono la rimozione del display, con una procedura migliorata che non richiede calore, ma che richiede un'azione di leva molto cauta.
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La batteria è tenacemente incollata in posizione, con il suo connettore attaccato sotto la scheda madre, quindi è richiesto uno smontaggio quasi totale per poter intervenire.
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26 commenti
You guys sound truly excited… So am I while reading this. A big win for the repair community and consumers as a whole!
Very cool. I am considering getting one of these for my wife so she has a lightweight device to write on when we travel. Now I’ll take a closer look! Thanks!
Tom -
What holds the display in place? I did not understand from the text
Andru Nl -
Hey Andru! Sorry, the details may be a little murky amidst our excitement! Adhesive holds the display in place, but it’s a very nice foam adhesive that doesn’t require heat or excessive prying to separate. All the previous Surface Pro devices use a tacky adhesive that is very difficult to separate without damaging the display.