Questo testo è incompleto.
Er bon capo d'anno Er tiro d'orecchia
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

È 'NA BBABBILONIA

     Sin da tre mmesi avevo avuto er posto
De bbidè1 a l’Accademia de li soni;2
E li sori accademichi bbirboni
Me l’hanno arilevato a mmezz’agosto.

     Che vvòi commatte3 llà! ttutti padroni:
Sempr’uno la vò allesso e un antro arrosto.
Ma ne trovino un antro pe’ cquer costo
Che li servivo io de sei testoni.

     Crederò che cquer po’ dde pratichezza
C’ho de portà bbijjetti, a sto paese
Nun z’avessi da prenne pe’ mmonnezza.4

     Trovà un bidè pe’ ssei testoni ar mese?!
Sora Accademia mia, nun z’arippezza.5
Sce pò annà Bbrega de Piazza Fernese.6


Roma, 25 dicembre 1832

  1. Bidello.
  2. Accademia filarmonica.
  3. Combattere.
  4. Per immondezza, per nulla.
  5. Non si ripara.
  6. Brega di Piazza Farnese: forse in altro tempo fu un personaggio ridicoloso e nullo, di cui è restato il solo nome, che equivale a “nessuno.„ Per esempio: “Chi c’è? Chi è venuto? Brega.„

Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.