< Poesie (Carducci) < Appendice
Questo testo è stato riletto e controllato.
Appendice - A Giulio Perticari
Appendice Appendice - Dai Carmina di Ludovico Ariosto



A GIULIO PERTICARI


Cantato nel Teatro del Rubicone in Savignano di Romagna la

sera del giorno 15 agosto 1871, anniversario della nascita.


O se tu genio presente
Qui fra’ tuoi respiri e vivi,
O se cerchi ombra silente
4Il gran Tebro e i sette clivi,
Del tuo nido Compitano
Salve, o Giulio, eterno amor,
O del bel nome romano
8Salve pio restitutor!

Quando a terra come armenti
Ci premea l’estrania soma,
Quando favola a le genti
12Il retaggio era di Roma,
Tu gridasti — Odio ed oblio,
Popol mio — , ti separâr:
Ma un sol nome Italia bella
16Tuona e appella — fra i due mar.

Dal Simeto sino al Varo
Solo un nome ti saluta
Ne l’eloquio altero e caro
20Che passò per l’età muta,
Che de i padri su gli avelli
L’alma Roma ci lasciò:
Sacra Italia! Siam fratelli,
24Sovra l’Arno e sovra il Po! —

Tu gridasti: ed or non tanto
Il tuo bel nido natio,
Ma, cessato il lungo pianto,
28Ma raccolta in un desio,
Tutta Italia rediviva,
D’un affetto e d’un pensier
Te saluta anima diva
32Co ’l Petrarca e l’Alighier.




Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.