Questo testo è stato riletto e controllato.
In preda già de' più lascivi amori Altro piacer non sento
Questo testo fa parte della raccolta Pietro Michiele

V

IN MORTE DI LOPE DE VEGA

     A la gelida tomba ov’è sepolto
l’esperio Vega e de l’Esperia il vanto,
cinte le muse di funebre ammanto
mostran lacero il sen, pallido il volto;
     e, ’l cor giá tutto in lagrime disciolto,
gli fan correr intorno un rio di pianto,
e con pietosa man spargonli a canto
dei fior di Pindo un ricco nembo e folto.
     E mentre in duro suon geme e sospira
lo sconsolato coro, egra e dolente
chi spezza la sampogna e chi la lira.
     A sí mesto spettacolo presente
romper anch’egli Amor l’arco si mira,
e nel pianto ammorzar la face ardente.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.