< Adiecta (1905) < I
Questo testo è stato riletto e controllato.
Pei liberali pentitissimi
I - XL I - XLII

PEI LIBERALI PENTITISSIMI



Non è più il tempo di tramar
     in congreghe notturne.
Ora chi vuol tradir, tradisca pure
     28nel segreto dell’urne:

ma chi non volle arruffianar promesse
     o trafficar parole,
chi non seppe mentir per interesse,
     32parli — ed in faccia al sole

e dica: ora tu sai, vecchia Bologna,
     la verità dov’era!
or conosci la frode e la menzogna
     36di chi voltò bandiera!

Eccoli! Guarda! Barattando i pegni,
     combinaron l’affare
coi Padri Gesuiti. Ecco i sostegni
     40del trono e dell’altare!


Li credesti campioni e cavalieri
     de’ tuoi colori santi,
mentre il core, la faccia ed i pensieri
     44eran di zoccolanti

ed or che infido si mostrò al comando
     l’esercito fuggiasco,
ritornano all’ovil, cappuccinando
     48per la via di Damasco

e riprendono il basto e la catena
     colla fronte dimessa..,.
Ah, liberali dalla pancia piena
     52andate a servir messa!

Noi no! Noi colla fronte alta e diritta,
     dopo il dover compito,
non curiam la vittoria o la sconfitta!
     56Noi non abbiam tradito!



Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.