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Parabola
II - LXVII II - LXIX

PARABOLA

Doctrinam oris audite filii!

Eccl. XXXIII. 7.

     Era pazzo? Digiuno e mal coperto,
sognando un Dio d’amor, fuggì la gente
e solo e ritto in faccia al sol rovente,
4inascoltato predicò al deserto.

     Ma dalla sua caverna uscì all’aperto
il feroce leon che l’innocente
squartò con l’ugna e maciullò col dente
8così che ai corvi non restò un lacerto.

     Ma il Dio che predicò ben lo soccorse
se, finalmente consolata, l’alma
11dormì nel seno dell’eterno Forse.

     Che se nel nulla ritornò la salma,
però la rena dove il sangue corse
14fu fecondata e generò la palma.



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