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Olindo Guerrini - Adiecta (1905)
Romanza
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ROMANZA
I.
La quercia poderosa
che con le chiome dense
e con le braccia immense
4copria la valle ombrosa,
che al verno, agli aquiloni,
come un leon ruggiva
e al maggio si copriva
8di nidi e di canzoni,
la quercia fulminata
giace distesa al suolo
e l’ultimo usignolo
12ha pianto e l’ha lasciata.
II.
Anch’io sento cadute
ormai dal ramo verde
le foglie e il tronco perde
4la forza e la salute.
Anch’io, se ascolto il core,
sento che m’è sfuggita
la gioia della vita,
8la fiamma dell’amore.
Tramonta e si scolora
fin della speme il raggio....
Ah, chiaro sol di maggio,
12potrò vederti ancora?
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