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Tristia
II - XIII II - XV

TRISTIA


     La tristezza il vol spalanca
sulle squallide contrade.
Tace il vento, il giorno manca,
4ogni cosa il tedio invade.

     Oh, la neve bianca bianca,
lenta lenta, come cade
adagiando l’ala stanca
8sovra i tetti e per le strade!

     Non è un’ora e già ravvolta
nel suo funebre mantello
11la città dorme sepolta.

     Ma quant’è che, fredda e greve
come il marmo d’un avello,
14sul mio cor pesa la neve?



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