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Atto primo Atto primo - Scena II


S C E N A   P R I M A.

Egisto.




A Che m’insegui, o sanguinosa, irata
D’invendicato Padre orribil’Ombra?
Cessa,... mi lascia,... và; le Stigie rive,
Vanne, Tieste, ad abitar ritorna.
Tutte ho in sen le tue Furie; entro mie vene5
Scorre pur troppo il sangue tuo; nè forza
É ch’io ti veggia a rimembrarlo: Figlio
D’incesto, il so, nato a delitti io sono.
So, che il superbo Agamennòn da Troja
Riede in Argo di gloria, e orgoglio carco.10
Io quì l’aspetto entro sua Reggia: ei torni;

Sarà il Trionfo suo breve, tel giuro.
Guida è vendetta ai passi miei: vendetta
D’ogni intorno mi suona al cor; l’avrai;
15S’appressa il tempo; placati; più d’una
Vittima avrai, Tieste: a gorghi il sangue
D’Atreo berai: ma, pria che il ferro, l’arte
Conviemmi oprar: solo, ed inerme incontro
A Re possente stò: poss’io, se in petto
20L’odio, e il furor non premo, averne palma?

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