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Intra du' Arni
Bocca d'Arno La pioggia nel pineto



INTRA DU’ ARNI.

E
CCO l’isola di Progne

ove sorridi
ai gridi
della rondine trace
5che per le molli crete
ripete
le antiche rampogne
al re fallace,
e senza pace,
10appena aggiorna,
va e torna
vigile all’opra
nidace,
né si posa né si tace
15se non si copra
d’ombra la riviera
a sera
circa l’isola leggiera
di canne e di crete,
20che all’aulete
dà flauti,
alla migrante nidi
e, se sorridi, lauti
giacigli all’amor folle.
25Ecco l’isola molle.

Ecco l’isola molle
intra du’ Arni,
cuna di carmi,
ove cantano l’Estate
30le canne virenti
ai vènti
in varii modi,
non odi?
quasi di nodi
35prive e di midolle,
quasi inspirate
da volubili bocche
e tocche
da dita sapienti,
40quasi con arte elette
e giunte insieme
a schiera,
su l’esempio divino,
con lino
45attorto e con cera
sapida di miele,
a sette a sette,
quasi perfette
sampogne.
50Ecco l’isola di Progne.

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