< Andria < Atto secondo
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Publio Terenzio Afro - Andria (II secolo a.C.)
Traduzione dal latino di Luisa Bergalli (1735)
Atto secondo - Scena III
Atto secondo - Scena II Atto secondo - Scena IV


 
PANFILO, E DAVO.

Panfilo
CHE vuole dunque mio Padre, perchè

Fa queste finzioni?

Davo
Io vi dirò.

S’ egli addesso con voi mostrasse rabbia
Perchè Cremete non vi da sua figlia
E gli parrebbe aver il torto, e arrebbelo;
Se non sapesse prima di che animo
Voi siete intorno a questee nozze; ma
Se voi diceste poi di non volerla,
Allora egli rovescierà la colpa
Sopra di Voi, e farà le bravate,
Che or soprattiene.

Panfilo
Che doverò io

Sofferire?…

Davo
O Panfilo, egli è vostro

Padre, e sare’ difficile volergli
Durar incontro. Gliceria non ha
Protezioni detto fatto è puo.
Trovar qualche cagione da cacciarla
Fuor di Città.

Panfilo
Cacciarla?


Davo
E senza indugio.


Panfilo
Dunque, che farò io, Davo, di tu?


Davo
Ditegli, che voi consentite a torla.


Panfilo
Oime.


Davo
Che cosa?


Panfilo
Vuoi, ch’io dica.


Davo
Oh.

Perche no?

Panfilo
Nol farò giammai.


Davo
Guardate

Pure non dir di no.

Panfilo
Eh non mi stare

A consigliar questa cosa.

Davo
Pensate

Il ben, che nascerà da questo fatto.

Panfilo
Nascerà, ch’io starò senza colei,

Ch’ io volgio, ed averò quell’ altra, ch’io
Non voglio.

Davo
Questo non sarà. Io pongo

Che vostro Padre vi dica: Io voglio
Ch’ oggi tu tolga moglie, e voi diciate:
Io la torrò; di grazia, che motivo
Avrà più di riprendervi? e cosi
Voi gli mandate in fumo que’ partiti,
Che ha presi senza alcun vostro pericolo.
Poichè, per cosa certa, già Cremete
Non vi darà più sua Figliuola, e’ Voi
Non avrete ad imporre alcuna regola
Al viver vostro, acciocch’ egli si muti
Di pensiero: onde dite a vostro Padre,
Che voi siete per torla, acciocchè quando
Crederà aver giustissima cagione
Di farsi contra voi montar la collera,
Non l’ abbia. Che se poi vi lusingate,
Che non possa più essere, chi diavi
Moglie infin, che tenete queste pratiche,
Io ve lo nego; vostro Padre più
Tosto vi farà torre qualche povera,
Che lasciarvi menar sì scapestrata
Vita: Ma s’ egli sentirà, che Voi
Gli acconsentite, e’ non terrà più tanta
Pratica affin di darvi moglie; ma
Vi cercherà con più agio una Sposa:
E accaderà frattanto qualche cosa
Di buon per Voi.

Panfilo
La pensi tu così?


Davo
E senza dubbio.


Panfilo
Deh pensa in che impaccio

Mi fai tu entrare.

Davo
E ancora non tacete?


Panfilo
Orsù dirollo; ma guidiamla cauta,

Ch’ ei non si avvega, che ho un figliuol di lei;
Però che le ho promesso di allevarlomi.

Davo
O gran pazzia!


Panfilo
Mi scongiurò, ch’io le

Dessi la fede di ciò, per potere
Poi star sicura, ch’io non la abbandoni.

Davo
E’ si farà il possibile; ma ecco

Vostro Padre. Guardate non gli dare
Sospetto, che voi siate maninconico

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