< Bramante poeta
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VIII X

IX.



     Come 'l tempo si muta in un momento,
Si muta il mio pensier che gli è seguace:
Or ch'io credea solcar tal mare in pace,
4Veggio alla vela mia turbar il vento.

     Silla latrar non molto lunge sento,
Fortuna ogn'ora contro me più audace:
O mondana speranza, o ben fallace
8Come in un punto fai lieto e scontento!

     E quelle due lucenti e vive stelle,
Che mi mostraro 'l porto di salute
11Nel dì ch'entrai nel pelago infinito,

     Si sono al mio nocchier fatte ribelle,
E in sì spietate nuvole involute,
14Ch'altro non so che desperar del lito.

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