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XXI. Biasiman molti spiacevoli Amore
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XXI.
Biasiman1 molti spiacevoli Amore
E dicon lui accidente noioso,
Pien di spavento, cupido e ritroso,
E di sospir cortese donatore.
Né vede di costoro il cieco errore5
Come proceda il suo valor nascoso,
Nell’uom prudente giusto e animoso,
A per bene operar volere honore.
Come costui nell’anima gentile
Pronto si pon per valoroso obietto,10
Così la rende cortese et umile.
Ornarsi di costumi è ’l suo diletto;
Fugge come nimico ogn’atto vile:
Chi dunque de’ cessar starli subietto?
- ↑ Tutto il sonetto è uno sviluppo logico dei terzetti del precedente.
Note
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