< Canti (Sole)
Questo testo è stato riletto e controllato.
Torre del Greco
Un'ora Sorrento o Torquato Tasso

TORRE DEL GRECO
(la notte dal 22 al 23 settembre 1859)





Da queste onde tranquille,
     Che sì pura del ciel rendon l’imago
     E in ampio giro d’isole e di ville
     Ridono in vista di sereno lago;

E da questo infocato5
     Monte che tuona vaporando, e pare
     Mal volentieri sul confin locato
     De l’inimico armonioso Mare;

Una voce profonda
     Vien per la notte a l’anima solinga,10
     Quando più l’aura mormora a la sponda,
     E i brevi sonni al pescator lusinga,

E lungo il curvo lito,
     Ogni altra voce, lontanando, tacque,
     E per l’etra lucente ed infinito15
     Passa la tarda luna alta su l’acque!


T’intendo, eco verace
     De l’eterna parola, onde, le avverse
     Forze composte in ammiranda pace,
     La beltà varia del creato emerse!20

E l’alma canta, ed osa
     Mescer le note de’ concenti umani
     A la santa armonia che senza posa
     Vien dal fondo de’ mari e de’ vulcani!

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.