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Gli spiriti del verso
I. Fantasie I. Fantasie - Grandi fatiche di gente piccina

GLI SPIRITI DEL VERSO


Donde venite, spiriti del verso?
Che strana forza da l’abisso informe
3a l’armonia visibile v’attira?

Foste il polline in grembo a’ venti sperso?
o foste il seme che sotterra dorme?
6o il vampo che nel sangue mi s’aggira?

Non è sì pieno ne la sua corrente
quando nel mare il fiume si discarca;
nè sì lontana trae la sua sorgente
10la luce che gli spazi immensi varca.


Fantasmi, forse, da le case avite
del sogno erranti in lunghi esilii? o forse
13spiriti de la vostra carne privi?

Che turba accolgo di penanti vite?
Perchè a’ selvaggi impeti, a l’aspre morse
16io so per prova che voi siete vivi.

Freme il pensiero in quest’ansie affannose
come selva al ventar de la procella
quando la muta anima de le cose
20m’assale in cerca de la sua favella.

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