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LA CASCATA
Su ’l monte, dove più nutre le borre
l’acqua del cielo, ha breve corso un rivo
3che lascia il bosco e alquanti solchi bagna.
Come chi la sua via diritto corre,
giunge a la balza, che cingendo il clivo
6spicca biancastra a mezzo la montagna.
Quivi diroccia lungo il roso sasso
giù dal ciglion de la rupe scheggiata,
e nel cavo cratere in fondo al masso
10sparisce alto piombando la cascata.
Sparisce entro la gola orrida, e lume
più non vede, nè zolla irriga, e vano
13quanto di vivo fu in sua possa pare.
Ma tal non è, perchè l’accoglie il fiume
che a valle scorre, e sempre più lontano
16se ’n va tranquillo azzurreggiando al mare.
So di un’idea, che pari ebbe il destino.
Nacque, lottò, cadde ne l’oblio spersa:
poscia compì ’l suo trionfal cammino
20ne l’età chiare, che giungeano, emersa.