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VII


Carlo, quando a ritrar s’accinse Apelle
     Del terzo Ciel la finta Dea profana,

     Tolse il Bel da ogni Bella, e nuova e strana
     Ordì beltà di queste forme e quelle.
5Ma tu la vera Bella infra le belle
     Pingendo, unica in Ciel Diva e Sovrana,
     Con mirabil potenza e sovrumana
     Gisti il Bello a rapir sovra le stelle,
Quindi la Greca fragil opra impura
     10Mancò nella sua breve aura vitale
     Ratto così, che appena il nome or dura.
Ma poichè a Nulla di terreno e frale
     Tu t’attenesti, in ogni età futura
     Vivrà la tua celeste opra immortale.

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