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A biondo crin, che scarmigliato e vago | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Antonio Muscettola
I
L’INNAMORAMENTO
durante la rivoluzione di Napoli
Colma d’empio furor, di rabbia armata,
spargea ne’ tetti altrui fiamme nocenti,
e di sangue civile ampi torrenti
spandea nel patrio suol turba sdegnata;
quando a danno de’ cor beltá spietata
tese degli occhi suoi gli archi possenti,
e da le vaghe lor saette ardenti
in un punto mi fu l’alma piagata.
Cosí tra’ mali altrui nacque il mio male,
e dentro un mar di sanguinoso umore
l’infelice amor mio sortí il natale.
Oh di stelle crudeli aspro tenore!
Perché sperar no ’l debba unqua vitale,
dier tra le morti alor vita al mio amore.
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