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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo CXI
Capitolo CX Capitolo CXII

CAPITOLO CXI.

abu’-lahab.

Dato alla Mecca. — 5 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.


1. Che le due mani di Abù-Lahab periscano, e che perisca egli stesso. (1)
2. Le di lui ricchezze, e le di lui opere non gli gioveranno a nulla.
3. Sarà arso al fuoco fiammeggiante,
4. Insieme alla sua moglie, portatrice di legna. (2)
5. Sarà attaccata al suo collo una corda di filamenti dell’albero di palma.

  1. Abù-Lahab era zio di Maometto, ed il suo nemico più accanito. Le parole, le due mani, vogliono dire la fortuna, i mezzi, ec.
  2. La moglie di Abù-Lahab, chiamala Omm-Djemil, eccitava suo marito contro Maometto; si dice anche che gittava delle spine sulla strada in cui doveva passare, ed è perciò che la chiama portatrice di legna. Essa scenderà nell’inferno carica di frasche.


Note

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