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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giuseppe Ercolani


XVIII


Così dicendo fe’ sostegno ed arco
     Delle sue braccia all’immortal Guerriera,
     Che sotto la fatale arbor primiera
     Fu attesa in van dall’Avversario al varco:
5Ed ella tal sen gia, che il ciglio inarco
     Quando all’alta sua penso immagin vera,
     E ’n ricercar cosa più pura e intera
     La terra e ’l Cielo inutilmente io varco,
Godea il gran Dio nel rimirar sue chiome,
     10E il bel guardo che mette in bando il tuono,
     E il piè che l’ire del crudel angue ha dome.
E giunto al soglio eterno, ov’ei perdono
     Altrui dispensa e immortal gloria e nome,
     Tutto lo diede alla gran Donna in dono.

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