< Dal Misogallo (Alfieri, 1912)
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Epigramma XVIII
Sonetto XXXVI Epigramma XX

Epigramma XVIII.

27 febbraio 1795.

Imberrettando le fittizie teste1
Di un rosso cencio, è ver, Galli miei buoni,
3 Che parer liberi uomini credeste?
Arlecchin crede anch’ei, che si traveste,
Benché pur mostri ognor dappié i calzoni.
6 Nol crediate, che il giunger creste a creste
Vi possa, o Galli, far parer leoni.2

  1. 1. Imberrettando, coprendo del berretto frigio. — Fittizie son dette le teste dei Francesi perché ci sono solo materialmente, ma prive del contenuto.
  2. 7. È il solito scherzo sul doppio significato della parola Galli.


Note

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