< Disjecta
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Iginio Ugo Tarchetti - Disjecta (1879)
XI
◄ | X | XII - Memento! | ► |
XI.
Cara fanciulla, non me lo dire
Che vuoi lasciarmi, che vuoi morire;
Cara fanciulla, non me lo dire.
So ben che è inganno, so ben che mente
Del vero inconscia, l’anima ardente:
Pur io ci soffro, mi fai patire...
Che vuoi lasciarmi, che vuoi morire
Cara fanciulla, non me lo dire.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.