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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Iacopo Sardini


II


Donando al pensier mio come s’intenda
     L’essere e Figlia, e Genitrice al Padre;
     L’esser Vergine intatta, e l’esser Madre.
     Ch’un Figlio, e Sposo, in sè chiude e comprenda?
5Donna tra noi, com’esser può, che scenda
     Pura così, che le celesti squadre
     Agguagli, e vinca e le comuni ed adre
     Colpe neppur nel primo istante apprenda?
Ma veggio ben, poichè a tai cose, e tante
     10Ergo il pensier, ch’un troppo ardir mi guida
     Ove a poggiar non ho lena bastante.
Quindi voce improvvisa alto mi sgrida,
     E dice: Credi e quì t’arresta; avante
     Andrai sol quanto il creder tuo t’affida.

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