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Atto Primo

Scena dodicesima
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Donna Elvira e detti

Donna Elvira (a Don Giovanni)

Ah, ti ritrovo ancor, perfido mostro!
(a Donn’Anna)
Non ti fidar, o misera,
Di quel ribaldo cor;
Me già tradì quel barbaro,
te vuol tradir ancor.

Donna Anna e Don Ottavio

(Cieli, che aspetto nobile,
Che dolce maestà!
II suo pallor, le lagrime
M’empiono di pietà.)

Don Giovanni (a parte; Donna Elvira ascolta)

La povera ragazza
È pazza, amici miei;
Lasciatemi con lei,
Forse si calmerà.

Donna Elvira

Ah non credete al perfido!

Don Giovanni

È pazza, non badate.

Donna Elvira

Restate ancor, restate!

Donna Anna e Don Ottavio

A chi si crederà?

Donna Anna, Don Ottavio, Don Giovanni

Certo moto d’ignoto tormento
Dentro l’alma girare mi sento
Che mi dice, per quell’infelice,
Cento cose che intender non sa.

Donna Elvira

Sdegno, rabbia, dispetto, spavento
Dentro l’alma girare mi sento,
Che mi dice, di quel traditore,
Cento cose che intender non sa.

Don Ottavio (a Donn’Anna)

Io di qua non vado via
Se non scopro quest’affar.

Donna Anna (a Ottavio)

Non ha l’aria di pazzia
II suo volto, il suo parlar.

Don Giovanni

(Se m’en vado, si potrìa
Qualche cosa sospettar.)

Donna Elvira (a Donn’Anna e Ottavio)

Da quel ceffo si dovrìa
La ner’alma giudicar.

Don Ottavio (a Don Giovanni)

Dunque quella?...

Don Giovanni

È pazzerella.

Donna Anna

Dunque quegli?...

Donna Elvira

È un traditore.

Don Giovanni

Infelice!

Donna Elvira

Mentitore!

Donna Anna e Don Ottavio

Incomincio a dubitar.
(Passano dei contadini.)

Don Giovanni

Zitto, zitto, che la gente
Si raduna a noi d’intorno;
Siate un poco più prudente,
Vi farete criticar.

Donna Elvira (forte, a Don Giovanni)

Non sperarlo, o scellerato,
Ho perduta la prudenza;
Le tue colpe ed il mio stato
Voglio a tutti palesar.

Donna Anna e Don Ottavio (a parte, guardando Don Giovanni)

Quegli accenti sì sommessi,
Quel cangiarsi di colore,
Son indizi troppo espressi
Che mi fan determinar.
(Donn’Elvira parte.)

Don Giovanni

Povera sventurata! I passi suoi
voglio, seguir; non voglio
che faccia un precipizio:
perdonate, bellissima Donn’Anna;
se servirvi poss’io,
in mia casa v’aspetto. Amici, addio!

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