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Atto Primo Atto Primo - Scena seconda

Giardino - Notte.
Leporello, con ferraiolo, passeggia davanti alla casa di Donn’Anna; indi Don Giovanni e Donn’Anna ed in ultimo il Commendatore.
(Leporello, entrando dal lato destro con lanterna in mano, s’avanza cauto e circospetto.)

Leporello

Notte e giorno faticar,
Per chi nulla sa gradir,
Piova e vento sopportar,
Mangiar male e mal dormir.
Voglio far il gentiluomo
E non voglio più servir...
Oh che caro galantuomo!
Vuol star dentro colla bella,
Ed io far la sentinella!
Voglio far il gentiluomo
E non voglio più servir...
Ma mi par che venga gente;
Non mi voglio far sentir.
(Si ritira)
(Don Giovanni esce dal palazzo del Commendatore inseguito da Donn’Anna; cerca coprirsi il viso ed è avvolto in un lungo mantello.)

Donna Anna (trattenendo Don Giovanni)

Non sperar, se non m’uccidi,
Ch’io ti lasci fuggir mai!

Don Giovanni (sempre cercando di celarsi)

Donna folle! indarno gridi,
Chi son io tu non saprai!

Leporello (avanzandosi)

Che tumulto! Oh ciel, che gridi!
Il padron in nuovi guai.

Donna Anna

Gente! Servi! Al traditore!

Don Giovanni

Taci e trema al mio furore!

Donna Anna

Scellerato!

Don Giovanni

Sconsigliata!

Leporello

Sta a veder che il malandrino
Mi farà precipitar!

Donna Anna

Come furia disperata
Ti saprò perseguitar!

Don Giovanni

Questa furia disperata
Mi vuol far precipitar!

Il Commendatore (con spada e lume)

Lasciala, indegno!
(Donn’Anna, udendo la voce del padre, lascia Don Giovanni ed entra in casa.)
Battiti meco!

Don Giovanni

Va, non mi degno
Di pugnar teco.

Il Commendatore

Così pretendi da me fuggir?

Leporello

Potessi almeno di qua partir!

Don Giovanni

Misero, attendi,
se vuoi morir!
(Si battono. Il Commendatore è mortalmente ferito)

Il Commendatore

Ah, soccorso! son tradito!
L’assassino m’ha ferito,
E dal seno palpitante
Sento l’anima partir.

Don Giovanni

Ah, già cade il sciagurato,
Affannoso e agonizzante,
Già dal seno palpitante
Veggo l’anima partir.

Leporello

Qual misfatto! qual eccesso!
Entro il sen dallo spavento
Palpitar il cor mi sento!
Io non so che far, che dir.
(Il Commendatore muore.)

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