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Giampietro Zaccaria

Giampietro Zaccaria

Nato a Milano il 10 febbraio 1925, fucilato dai nazisti a Baveno (Verbania) il 21 giugno 1944.

Catturato con altri partigiani della formazione “Valdossola” (durante un rastrellamento compiuto dai nazifascisti), Zaccaria fu prelevato dal carcere con altri sedici suoi compagni e trucidato con loro “tra le aiuole fiorite” di Baveno. I corpi dei Martiri (falciati dalle raffiche a gruppi di quattro), furono sepolti in un’unica fossa e, dopo la Liberazione, soltanto i resti di sei di loro (Ettore Aielli, Antonio Buraschini, Aquilino Colombo, Pericle Tudescato, Ferruccio Valaguzza e, appunto, Giampietro Zaccaria) poterono essere identificati: i nazifascisti  avevano sottratto alle vittime, oltre che gli oggetti di un qualche valore (com’era loro costume), anche i documenti. Una lapide, collocata a Milano in via California, 11 ricorda il sacrificio del partigiano diciannovenne.

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