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Gino Fabbri

Nato a Terranova Bracciolini (Arezzo) il 13 febbraio 1923, ucciso a Radda in Chianti (Siena) il 17 giugno 1944.

Col fratello Natale costituì, in base alle indicazioni del CLN di Terranova, nel novembre-dicembre 1943, uno dei primi gruppi partigiani attivi sulle pendici meridionali del Pratomagno. Dopo aver compiuto nella zona molte azioni di guerriglia contro i nazifascisti, Gino Fabbri (nome di battaglia "Lampo"), si spostò con la sua formazione sulle vicine colline del Chianti ed entrò a far parte della Brigata Garibaldi "Sinigaglia". Con soli tre partigiani al suo comando, "Lampo" attaccò la caserma della Guardia nazionale repubblicana di Radda in Chianti, ne sgominò il presidio e si allontanò con un cospicuo bottino di armi e munizioni. Nei giorni che precedettero il congiungimento della "Sinigaglia" con le truppe alleate, fu Fabbri a curare personalmente lo sminamento di un vasto territorio. Catturato dai nazifascisti, "Lampo" fu sottoposto alle più barbare sevizie, che sopportò stoicamente prima di essere ucciso.

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