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Gabriele D'Annunzio - Elegie romane (1891)
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VESTIGIA
E tu ritorni, o Vita? Ritorni a me con un riso
2dubio, ed in mano fronde trascolorate rechi.
E tu ritorni, o Amore? Obliquo ritorni, ed in mano
4rechi l’antica tazza, piena d’un falso vino.
Dice la Vita: — Guardi tu in dietro gli antichi vestigi!
6Sonvi più dolci frutti, altri ignorati beni.
Dice l’Amore: — Bevi. — Ripete egli antiche parole.
8— Ecco la nova ebrezza, lo sconosciuto bene. —
L’Anima dice: — Vane lusinghe. Io chiudo un supremo
10sogno. Da me il mio sogno non uscirà già mai. —
Pure, si volge; guarda gli antichi vestigi. Oh silente
12pallida ignuda selva non obliata mai!
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