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Er corpo de guardia scivico L'ordine de Cavallaria
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

ER PRESTITO DE L'ABBREO RONCILLI

     Ma eh? Cèssummarìa!1 che Mmonno tristo!
Fin che sse vedi fà a li ggiacubbini
Va bbe’, ma un Papa ha da pijjà cquadrini
Da un omo c’ha ammazzato Ggesucristo!

     Uh rriarzassi la testa Papa Sisto
Ch’empì zzeppo Castello de zecchini2
Strillerebbe: “ah ppretacci mmalandrini,
C’era bbisogno de sto bbell’acquisto?

     Nun ciavete perdio tanta de zecca
Pe’ cugnà mmille piastre ogni minuto,
Senza falle venì sin da la Mecca?

     E cco ttutto sto scànnolo futtuto
Maneggiate a Ssan Pietro la bbattecca3
Pe’ bbuggiarà la ggente senza sputo„.

9 gennaio 1832 - De Pepp’er tosto

  1. Gesù Maria, esclamazione ordinaria di maraviglia.
  2. Allude ai cinque milioni depositati da Sisto V in Castel Sant’Angiolo.
  3. Bacchetta, col cui tocco sul capo i Penitenzieri della Basilica Vaticana cancellano i peccati veniali di chi genuflette avanti ad essi.

Note

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