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Fedro - Favole (I secolo)
Traduzione dal latino di Giovanni Grisostomo Trombelli (1797)
Libro quarto: XX - Fedro
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FAVOLA   XX.

Fedro.

QUel che livor fra se raggira appresi;
     E se occultar lo brama, in van s’adopra,
     Ciò ne’ miei libri, che di fama è degno,
     È d’Esopo. Se cosa egli abbia a vile,
     5Vorrà che ad ogni patto a me s’ascriva.
     Ma in tal guisa m’oppongo: o fia di biasmo:
     O pur di lode degno il mio lavoro;
     Esopo mi fu duce, il resto è mio.
     Ma si prosegua ciò che a dire impresi.

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