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Jean de La Fontaine - Favole (1669)
Traduzione dal francese di Emilio De Marchi (XIX secolo)
Al delfino di Francia
Favole (La Fontaine) Libro primo

Al delfino di Francia


Canto gli Eroi progenie alma d’Esopo
di cui l’istoria, anco se falsa, in fondo
di verità nasconde alti concetti.
Tutto parla nel mio novo poema,
il can, la volpe e fin parlano i pesci;
ma ciò che l’uno all’altro gli animali
dicon fra lor, di te, lettor, si dice.

O figlio illustre di Gran Re, sul quale
guarda benigno il ciel, guarda la terra,
d’un Re che cento baldanzose teste
abbassando, fra poco i giorni suoi
col nome segnerà delle vittorie,
altri canti con voce epica e grande
degli avi i fasti e le virtù dei prenci;
di piccole vicende il picciol quadro
io per te pingerò dentro i miei versi.
Che se all’impresa fia negato il dono
di piacer al tuo cor, dolce Signore,
almen conforti il povero poeta
quel d’averla tentata umile premio.

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