< Fedele, ed altri racconti
Questo testo è stato riletto e controllato.
Fedele Un'idea di Ermes Torranza

PRIMO INTERMEZZO



CLEMENTI

Op. 26 - Lento



L’AMANTE

Batto piano nel silenzio de la notte a la tua porta,
Palpitando, pien d’orrore; ho sognato ch’eri morta.
Ch’io t’abbracci, anima, vita, ch’io ti baci, ch’io ti miri,
E se tutto a noi si nega, ch’io ti senta se sospiri!

VOCE DALL’OMBRA

A quest’ora chi mai batte, chi mai geme, chi mai chiama?

L’AMICA

M’oda m’oda egli che teme, m’oda m’oda egli che ama.
Vado in sogno a la foresta dove un dì posar ne piacque;
Ride il sole, accennan l’ombre, cantan venti, parlan acque.
Una dice: l’ami ancora? — Quando torna? l’altra dice.
Io le ingenue voci ascolto, taccio e rido in cor felice.

L’AMANTE

Batto ancor, tu sei felice, io qui solo tremo e anelo,
La mia casa è sì lontana, vento e luna son di gelo.
Sorgi, vieni, mi raccogli nel tuo sogno se lo sai.

L’AMICA

Seguo il sogno, vo tra il verde, vo tra l’ombre, il vento, i rai.
Taccio e rido a la fontana, poi folleggio, corro e canto,
— M’ama un poco - ai fior susurro, grido al cielo - l’amo tanto!
— Presto è mio - racconto al sole, - sarai fuoco - mi risponde,
— Presto è mio - racconto al fiume - or sii pura! - sclaman l’onde.
Dico al vento: va ov’è luna, va ov’è gel con un addio,
Con l’odor de le mie chiome, col tepor del labbro mio.



Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.