< Fedele, ed altri racconti
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SECONDO INTERMEZZO
VAN BEETHOVEN.
Op. 27.
ADAGIO
Il sole è morto, è nero il cielo,
Tutto tace, la terra è gelo,
Sol ne le tenebre
Ondula, palpita
Ancor l’Oceano.
Un canto potente, dolente
Nel profondo del mar si sente.
Per le voragini
Piangendo salgono
Voci di spiriti.
Peccar, miseri, in ciel; li ha infissi
Dio terribile ne gli abissi
Per tutti i secoli
Insino a l’ultimo
Dì de la collera.
Son l’arcano dolor del mondo
Che gemeva nei venti, e in fondo
Talor de l’anime
Sorgeva, incognita
Ombra funerea.
Corre il mare un susurro, un lume
Di lievi, fosforiche spume;
A galla rompono
Nel baglior livido
I tristi spiriti.
Torna buio, muore pur l’onda,
La prece nei ciel si profonda
Solenne, flebile
Di lor che ultimi
Vanno al Giudizio.
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