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Ferramonte, duca di Montoro, appresso la piacevole Pola sedea, e così, poi che la loro reina ebbe parlato, a lei cominciò a dire: - Consentendo a questa donna che amare si convenga, risposto le avete alla sua quistione che più tosto nobile donna, più di sé che meno, si dee amare. La qual cosa assai bene si può consentire per quelle ragioni che mostrate n’avete. Ma con ciò sia cosa che ancora delle gentili donne siano alcune diverse maniere, cioè in diversi abiti dimoranti, le quali, per quello che si crede, diversamente amano, qual più qual meno, qual più fervente qual più tiepidamente, disidero di sapere da voi, di cui più tosto un giovane, per più felicemente il suo disio ad effetto conducere, si dee innamorare di queste tre, o di pulcella o di maritata o di vedova -.