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- Voi a voi medesimo contradite nelle vostre parole - disse la reina - però che così si dee l’uomo rallegrare per dovere del bene che Iddio gli fa, come operare virtù; ma se essere si potesse nell’uno caso essere dolente, come nell’altro si poria disleale, poriasi al vostro parere consentire: le naturali leggi seguire, che non si possono fuggire, non è gran cosa, ma le positive ubidire è virtù dell’animo; e le virtù dell’animo e per grandezza e per ogni altra cosa sono da preporre alle corporali, e però esse opere virtuose, faccendo degna compensazione, avanzano in grandezza ogni altra operazione. Ancora si può dire che l’essere stato leale dura in essere sempre: la letizia si può in subita tristizia voltare, o diventa nulla o modica dopo poco spazio di tempo, possedendo la cosa per che lieto si diventa. E però dicasi il cavaliere essere stato più leale che colui lieto, da chi diritto vuole giudicare -.