< Filocolo < Libro quinto
Questo testo è completo. |
Giovanni Boccaccio - Filocolo (1336)
Libro quinto - Capitolo 15
◄ | Libro quinto - 14 | Libro quinto - 16 | ► |
Entrò in quella Filocolo, e quasi opposito all’entrata vide il bianco marmo soprastante a parte dell’acqua, e sceso in essa, fresca e dilettevole molto la vide: e ben che, di fuori dimorando, la fontana fosse d’alberi nascosa agli occhi de’ viandanti, nondimeno dentro fra fronda e fronda graziosa luce vi trapassava. Ella era d’una parte e d’altra di spine, per adietro state cariche di fresche rose; e per mezzo, a fronte al marmo, un bellissimo melogranato, le cui radici fino al fondo si distendeano, era, le cui foglie e frutti gran parte de’ solari raggi cacciava dalla fontana. Filocolo si rinfrescò le mani e ’l viso con la chiara acqua; poi, posto a sedere allato al bianco marmo, così da tutti udito cominciò a dire:
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.