< Filocolo < Libro secondo
Questo testo è completo. |
Giovanni Boccaccio - Filocolo (1336)
Libro secondo - Capitolo 55
◄ | Libro secondo - 54 | Libro secondo - 56 | ► |
Florio e Ascalion, pervenuti al tristo luogo per grande spazio avanti che il giorno apparisse, affannati per lo perduto sonno, vaghi di riposarsi, Florio perché era giovane e non uso d’alcuna asprezza, e Ascalion per lunga età già tutto bianco, smontati ciascuno del suo cavallo, e legatolo a uno albero, dissero: - Qui alquanto ci riposiamo, infino a tanto che il nuovo giorno appaia -. E cavatisi gli elmi e messisi gli scudi sotto il capo, cominciarono soavemente a dormire ciascuno di loro.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.