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Giovanni Boccaccio - Filocolo (1336)
Libro terzo - Capitolo 59
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Mostravasi già il cielo d’infiniti lumi acceso, quando così piangendo e parlando Florio entrò in Marmorina: per la quale tacito e sanza niuna festa, maravigliandosi e dubitando, passò infino che alle reali case pervenne. Nelle quali entrato con la sua compagnia, e da cavallo smontati, e salendo su per le scale, la perfida madre gli si fé incontro con dolente aspetto. A cui Florio, come la vide, dimandò che di Biancifiore fosse, se migliorata era o come stava, ché egli avanti venire non la si vedea. Alla cui domanda la madre niente rispose, ma abbracciatolo, cominciò a lagrimare, e lui menò davanti al padre che nella gran sala sedea, vestito di vestimenti significanti tristizia, tenendo crucciato aspetto, con molta compagnia.
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