< Fiore
Questo testo è completo. |
Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
CCXIII
◄ | CCXII | CCXIV | ► |
CCXIII
[Sicurtá e Paura.]
Quando Sicurtá vide ch’Ardimento
contra Paura avea tutto perduto,
sí corse lá per dargli il su’ aiuto
4e cominciò il su’ torniamento.
Ma contra lei non ebbe duramento:
Paura quello stormo ebbe vincuto,
e anche un altro, se vi fosse essuto;
8ma Sicurtá sií ebbe accorgimento.
Ispada e scudo gittò tosto in terra,
e ’mmantenente, con ambo le mani,
11a le tempie a Paura sí s’afferra.
E gli altri, ch’eran tutti lassi e vani,
ciascun si levò suso, e sí s’afferra,
14a quella zuffa, come fosser cani.
Poemetti AIlcgorico-Didattici. 22
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.