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Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
CXCV
CXCIV CXCVI

CXCV

Bellaccoglienza.

     Bellaccoglienza la parola prese,
e sí rispuose, come ben parlante:
«Gentil madonna, i’ vi fo grazie mante,
4che di vostr’arte mi siete cortese;
ma ’l fatto de l’amor non m’è palese,
s’e’ non s’è in parole trapassante.
Ched i’ sia di danar ben procacciante?
8I’ n’ho assai per farne belle spese.
     D’avere in me maniera bella e gente,
a ciò vogl’i’ ben metter mia balia,
11in tal maniera che sia sofficente.
Se voi ciò mi parlate di malia1
ch’ella non può tornar giá cuor di gente,
14credal chi vuol, ch’i’ la teng’a follia!».

  1. [p. 381 modifica]son. 195, v. 12. Ho inserito ciò pleonastico dopo voi, perché, per [p. 382 modifica]quanto abbia presenti i rilievi del Casella sulle dieresi d’eccezione, non mi pare che voi possa qui considerarsi bisillabo.
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