< Fiore
Questo testo è completo. |
Dante Alighieri - Il Fiore (XIII secolo)
CXI
◄ | CX | CXII | ► |
CXI
Falsembiante.
«Chi di cota’ limosine è ’ngrassato
in paradiso non de’ attender pregio,
anzi vi de’ attender gran dispregio,
4almeno se non è privilegiato;
e s’alcun n’è, sí n’è fatto ingannato
el Papa che li diè il su’ collegio,
ché dar non credo dovria privilegio
8ch’uom sano e forte gisse mendicato.
Ché le limosine che son donate
a’ vecchi o magagnati san possanza,
11a cui la morte seria gran santate,
colui che le manuca in lor gravanza
elle gli fieno ancora ben comprate:
14di questo non bisogna aver dottanza!»
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.