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I gran destrier, che tra le schiere armate Eufrate, Gange, e dell'Aurora i regni
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera

LIII

Fregiar d’Olanda, ed incresparsi i lini
     Al collo intorno, e di bei nastri ed ori
     Gravare i manti, e profumar d’odori
     4Con lungo studio, ed arricciarsi i crini,
È nostro pregio, e con dimessi inchini
     Gire adescando femminili amori;
     E condir mense, e negli estivi ardori,
     8Bacco tuffar per entro i geli alpini:
Ma che voti faretre a’ nostri scempi
     L’empio Ottomano; e che alle nobil genti
     11Flagelli il tergo, e che in acciar le stringa:
Ma che predi le Terre, e che arda ï Tempi,
     Guancia non è fra noi, giorni dolenti!
     14Guancia non è, che di rossor si tinga.

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