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Giuseppe Giacosa - Il Conte Rosso (1880)
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Besso, Lapo, poi Ilario, Amedeo e Challant.
- Besso
- Dove sono?
- Lapo
- Spuntavan dal sagrato,
- E si ascosero a un mio cenno fra i noci.
- Besso
- Son molti?
- Lapo
- Quattro.
- Besso
- La strada è deserta.
- Chiamali.
Lapo esce.
- E occorre guardarci dai nostri!
- Ha fatto più vigliacchi il breve impero
- D'un vizioso, che non possa un secolo
- Di libertà far di gagliardi.
Entrano Ilario, Lapo, Besso, Amedeo, Challant e un contadino.
- Ilario...
- Chi è teco?
- Ilario
- Amici.
- Besso
- Non dei nostri.
- Ilario
indicando Amedeo.
- Il conte
- Di Challant, capitano generale
- Dell'armi di Savoia.
Indicando Challant.
- E un suo scudiero.
- Hai disposto?
- Besso
- Cinquanta armati attendono
- Al Rio Rosso, e cinquanta nella forra
- Della miniera.
- Ilario
- Le vedette?
- Besso
- Avremo
- Subito avviso dei baroni. Narra.
- Ilario
- Le milizie ci serrano in val d'Orco,
- Ma tremano di noi. Il comun rischio
- Assopì le gelose ire feudali
- Ed i baroni verranno a congrèga
- Nel castello di Brosso.
- Besso
- Onde il sapeste?
- Ilario
- Da uno scudiero del sire di Pecco
- Che tien per noi nel campo avverso.
- Besso
- E han scelto
- Questa rocca diserta?
- Ilario
- È già caduta,
- Quindi al riparo di sorprese.
- Besso
- E lungi
- Dal campo.
- Ilario
- Credo aspettino da Ivrea
- Messi per alleanze.
- Besso
- E il giorno?
- Ilario
- Questo.
- Besso
esultante.
- Avrem stanotte una danza macabra:
- Non uno uscirà vivo.
Challant fa per parlare.
- Amedeo
piano a Challant.
- Taci.
- Ilario
- I patti.
- Lo vietano.
- Besso
- Che patti?
- Ilario
- Noi giurammo
- Al conte di Challant franche le vite.
- Besso
- Non io.
- Ilario
- Tu neghi obbedienza?
- Besso
- Nego
- Viltà.
Challant fa per parlare.
- Amedeo
come sopra.
- Non far parola.
- Besso
- Oh ben m'apposi
- Quando ti vidi in sì gran compagnia!
- Sono i Tuchini sì esausti di forze
- Che non bastino a sé? Soli patimmo.
- Nostro l'insulto, l'ira e la vendetta.
- Io non conosco altra legge comune
- Che l'odio; non giurai patti; noi siamo
- Un formidabil gruppo di serpenti,
- Siam mille braccia alla violenza armate;
- Ma ogn'idra per la propria ira s'avventa,
- Compie ogni braccio la propria vendetta.
- Io provvedo alla mia. Se vi dà il core
- D'esser pietosi, siatelo: ne avrete
- Ricompensa dal cielo; io lo sognai
- Sulla terra, il mio cielo, e mi fu tolto:
- Ai ladri non pietà.
- Amedeo
- Ladro tu stesso
- Al ben di tutti. Quando avrai compito
- L'esecrabile eccidio e sorgeranno
- D'ogni parte congiunti a vendicarlo,
- E verran Monferrato ed i Visconti
- Con promesse di pace a insanguinarvi
- Sì che il piano dell'Orco e della Dora
- Sarà un immenso cimitero, oh, dimmi,
- A chi la colpa della gran rovina?
- Te non giovi né altrui. Vuoi con la morte
- Di dieci miserabili baroni
- Dibrucar la gramigna che la sana
- Pianta del popolar dritto intristisce?
- Tu il sommo ne recidi e la rafforzi.
- Nutri tu già tanta invidia ai tiranni,
- Che tiranno ti fai? Chi non si piega
- Al volere comune, anche se intende
- All'utile comune, è traditore.
- Vinci te stesso, e sarai giusto.
- Besso
- È facile
- Consigliar, non offeso. Io vorrei porvi
- Nel luogo mio, signor.
- Amedeo
- Se non desisti,
- Savoia vi abbandona.
- Besso
- Gran minaccia!
- Un predone di meno.
- Amedeo
- Che?
- Besso
- Ripetilo
- A chi ti manda, ser conte. Una donna
- Violenta e feroce, ecco Savoia.
- Tu servi ad una femmina: il tuo sire
- È un imbelle fanciullo a cui la madre
- Gabba lo Stato e tu la moglie.
- Amedeo
slanciandosi su di lui o afferrandolo.
- Ah!
Challant e Ilario parimenti lo afferrano.
- Indietro,
- Indietro tutti. È mio quest'uomo.
Pausa.
- Io sono
- Il conte di Savoia. Sono armato
- E tu inerme, mi offendi con mortale
- Offesa... e non t'uccido.
Pausa.
- Apprendi e giudica
- S'io consiglio coll'opere.
- Besso
combattuto, commosso, ma non impaurito, si avvicina al Conte e gli consegna un nodo di fettuccia rossa.
- Ecco il segno
- Del comando. Le mie genti, che attendono
- Nella forra e nel bosco, a questo segno
- Volgeran l'armi in me stesso, se tale
- Sarà il vostro volere.
- Amedeo
consegnando il nodo a Ilario.
- Prendi, Ilario;
- Io non comando a' rivoltosi. Uscite.
Escono tutti meno Amedeo e Challant.
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