< Il Conte Rosso < Atto terzo
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Atto terzo - Scena quinta Atto terzo - Scena settima

Amedeo, Challant.

Amedeo

sedendo.

Sono spossato! L'importuno
Zelo nuoce ben più che il mal talento.
Challant
Fatevi cor.
Amedeo
Dimmi, Ibleto, ho l'aspetto
D'un moribondo?
Challant
No, sire.
Amedeo
La morte
Dà, credo, avviso della sua venuta.
Né mi sento morir, né cerco inganni,
Né ricuso il pensier della grande ora.
Challant
Essa è lontana.
Amedeo

sorridendo.

Quello stolto sdegno
Contro il Granvilla!
Challant
Sviate la mente
Da tai ricordi.
Amedeo
Hai ragione. Io ti voglio
Parlar di cosa che da lungo occupa
Le mie dogliose insonnie.
Challant
Riposate.
Ad altro giorno le cure...
Amedeo
Il domani
È il giorno dei pusilli... Tosto.
Challant
Ascolto.
Amedeo

assorto in pensieri involontarii.

Il Granvilla m'uccide! Onde l'accusa?
Ardòn mi è certo amico, e non dà fede
A vane ciarle... Quel pensier fatica
La mia povera testa, e s'anche ad altro
Mi volgo e intendo, lo sento agitarsi
Oscuramente in me.
Challant
Dategli sfogo
Con aperto discorso.
Amedeo
Ohibò! L'uom fermo
Comanda a' suoi pensieri. Odi. Per morte
Che immatura mi colga, io lascierei
Giovin di soli otto anni il figlio mio.
Vantano egual diritto alla reggenza
Mia madre e la mia donna, e se un espresso
Voler non interviene, è minaccioso
Di funeste discordie un interregno.
Lo Stato è in pace, e di fuor non prevedo
Insidie alcune: non ebbi nemici
Nella mia vita; e s'anche Ardòn sospetta

Poco alla volta cessa di parlare con Challant, e parla con se stesso.

Di mortali propositi il Granvilla,
Di lui non m'impauro... A che nemico
Mi sarebbe colui? Che può giovargli
Il mio morir? Per mia morte il Granvilla
Non sarebbe né conte né reggente...

A Challant atterrito.

Quel tuo riso beffardo io già lo vidi
Quando parlai di mia madre... Né conte
Né reggente?... A te pure è balenato
L'orribile pensiero...

Gran pausa.

Esso covava
Mostruoso nel mio torpido spirto,
E ne sentivo da lungi tremando
Gl'informi avvertimenti.
Challant
Almen vi salvi
Sire, il sospetto...
Amedeo
Dunque non ripugna
Alla mente dell'uom tanta sciagura?
Non soverchia il poter dell'alma umana?
L'intelletto vi giunge?!... Oh, ben può il braccio
Compirla...
Challant
È un mero dubbio.
Amedeo
E se un errore,
Se un error fosse il nostro? Pensa, Ibleto,
Quale offesa alla madre! Io l'accagiono
Di tal misfatto, che mertai per vero
Solo a pensarlo.
Challant
L'idea nacque, e nulla
Può distruggerla ormai.
Amedeo
Cerchiamo insieme
Di vincer questo incubo... io non domando
Che un inganno di più: dammelo, Ibleto.
Challant
Io temetti di lei fin da quel giorno
Dell'incauto perdono in Canavese.
Amedeo
Sì? Parla, parla.
Challant
Tornati in Ripaglia,
Essa apparve mutata: afflitta e grave
Vi si mostrò; dismise ogni comando,
Tutta volta all'infante. Voi frattanto
Intendevate a Nizza, e quell'impresa
Vi crescea gloria e potenza.
Amedeo
E la madre
Esultarne pareva...
Challant
Vi rammenta
In qual dì giunse il Granvilla?
Amedeo
Quel giorno
Che mi partii per Nizza...
Challant
Vi rammenta
Come Bona l'accolse?
Amedeo
Era mandato
Dal duca di Borbone.
Challant
Vi rammenta
Che venirne con voi dovea la madre
Per crescervi splendore?
Amedeo
E un improvviso
Malor la incolse, e rimase.
Challant
Per via
Mi parlaste di ciò: che Bona al figlio
Non perdonava la nuova grandezza.
Amedeo
Vo' fatti, non giudizi.
Challant
Ripugnante
Eravate al Granvilla.
Amedeo
Io fui caparbio
Figlio sempre. La madre ognor m'apparve
Quasi nemica, e quanto a lei piaceva
M'era perciò discaro.
Challant
Sano allora
Eravate.
Amedeo
E gagliardo. Mi cadevano
Però a ciocche i capegli.
Challant
Ritornammo
In Ripaglia.
Amedeo

infervorandosi.

Alla madre eran spiaciute
Le cure del Granvilla...
Challant
E, graziosa,
Vantava il senno di maestro Luca.
Amedeo
E mi seguìa con preghiere e consigli
Che mi volgessi a lui per ristorarmi
Della calvizie, a segno che mi venne
Il vecchio Luca in fastidio... e di quanto
Egli perdea, crebbe il Granvilla.

Challant vuol parlare.

Lascia.
Se n'avvide la madre, e diede ogni opra
A tormelo di mente; e che sprovvisto
Era d'ogni saper; che mi guardassi
Dal porgli fede; ch'era buono avviso
Cacciarlo di Ripaglia. E nel cospetto
Della mia Corte lo chiamava un vano
Mettitor di parole, un giuntatore.
Vedi, vedi, Challant?
Challant
Certo, l'insidia
Fu con molta arte condotta. Io vegliai
Gran tempo ancora... invan.
Amedeo
Vedi?
Challant
Inquieto
Posi Clara in agguato: invano.
Amedeo
Vedi?
Vedi? Ah, torno alla vita!
Challant
Eppur se fosse
Corsa fra lor parola?
Amedeo
Conviventi
In una casa istessa...
Challant
Apertamente
L'uno all'altro si volge, è ver. Ma quando
Nel cospetto d'ognun la madre ostenta
Sì grave sdegno che persino un motto
Di risposta gli nega, e invoca e grida
Lo si discacci, ed a secrete intese...
Amedeo
Ma la prova di queste?
Challant
Or or la vidi
Qui parlargli sommesso.
Amedeo
E che gli disse?
Challant
Ignoro.
Amedeo
Lunghe parole?
Challant
Una sola.
Basta un colpo a ferire. Ed il sospetto
Di Ardòn?
Amedeo
Che?
Challant
Non l'udiste?
Amedeo
Sul Granvilla,
Non su Bona cadea.
Challant
Su entrambi.
Amedeo
Entrambi?
Oh questa è la parola che mi uccide!
Il nome di Savoia pei vassalli
Del conte di Savoia s'accompagna
Col nome d'assassino!
Challant
Incerto, incerto
È il fatto ancor.
Amedeo
Meglio certo e ignorato,
Che non falso e palese!
Challant
Ove si avveri
Quel vostro risanar, tosto dilegua
Il dubbio. Io vi avvisai per distaccarvi
Dal Granvilia.
Amedeo
O fu tristo, e il mal non sana;
Od è innocente, e lo serbo.
Challant
Nel solo
Mastro Luca fidate.
Amedeo
Ed avvaloro
I sospetti... No, Ibleto, a Dio m'affido.
Or poni mente... a chi dar la reggenza?...
Challant
Così forte voi siete?...
Amedeo
Poni mente:
A chi?
Challant
A Bona.
Amedeo
La mia donna?
Challant
No. A Bona
Di Borbone.
Amedeo
Che? a mia madre? E l'accusi!
Challant
D'insidiar voi, l'accuso: e dello Stato
Qui si ragiona.
Amedeo
Non son io lo Stato?
Challant
No, sire, col morir nostro non muore
Lo Stato.
Amedeo
S'ella è rea...
Challant
D'una sfrenata
Ambizione è rea.
Amedeo
Porrò mio figlio
Nella man che m'uccide?
Challant
Intatto al figlio
Serberà quell'impero che con tanto
Frutto di colpa ottenne.
Amedeo
E la mia donna?
Ah, t'indovino... dei passati affetti
In me temi il ricordo...
Challant
Ho morta l'alma
Ad ogni affetto. Ma se può il ricordo
Del vinto amore accrescermi credenza
Quando nel danno di colei che tanto
Cara mi fu ragiono, oh benedico
Al mio lungo dolor che mi fe' degno
Di pesar sugli eventi. Io non intendo
Che al nome di Savoia e all'interezza
Del cresciuto dominio. Vi sovvenga
Che Francia con geloso occhio sogguarda
Questo d'inviolate Alpi confine;
Che la valle d'Aosta un dì fu terra
Di Borgogna, e che Nizza ancor fa sangue
Pei ceppi degli Angiò. Dell'interregno
Francia si gioverà: fin d'ora tende
La sua rete d'insidie e...
Amedeo
Segui.
Challant
Il conte
D'Armagnacco, congiunto della Casa
Di Francia, con accorte arti circonda...
Amedeo
La mia donna... e per certo ella non regge
A eterna vedovanza...
Challant
E se un francese
È preposto allo Stato, il figlio vostro
Non sale al trono.
Amedeo
Il ceppo dei Borboni
Ci dà pur mali rami!...
Challant
In man di Bona
Saldo è l'impero.
Amedeo
E crudele. Il mio sogno
Di più mite governo...
Challant
Adulto, il figlio
Saprà compirlo.
Amedeo
E frattanto...
Challant
Non dura
L'opra dei tristi.
Amedeo
Con Bona risorge
La baldanza feudal...
Challant
Cadde per forza
D'eventi, non per voi.
Amedeo
Pur...
Challant
Mi rimorde
Di avversarvi così. Date riposo
Alla mente agitata... a miglior tempo...
Amedeo
È finita, Challant; la mia giornata
Non ha domani; la mente non crea
Quanto pensammo. Già sento lo prime
Trafitture del mal che mi ritorna.
Or or, mentre parlavi, al mio cervello
Mordeva il tarlo.
Challant
Oh! Dio!
Amedeo
Lasciami forte:
Tanto a far mi rimane!...
Challant
Io chiamo Luca.
Amedeo
Ma il Granvilla con lui. Va.
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