< Il Misogallo (Alfieri, 1903)
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Epigramma XXXI
Epigramma XXX Prosa quinta. Dialogo fra il Re Luigi XVI e Robespierre

EPIGRAMMA XXXI.

2 gennaio 1796.

Ben adoprar il tempo, ogni uom sa dirlo:
Lo adopra intanto il Gallo in ben partirlo.
Odi acume franzese;
Tre boccon pari, e ti han partito il Mese.
Primidì, quintidì, così contando,
Eccetera, per sino al Decadì.
Poi, due volte i bei nomi ripigliando,
Termina il mese nel Triacadì.
Poi quel rotto, che il sole aristocratico
Ci dà dei ribellanti cinque dì,
Un qualche lor Mosè di riti pratico
Sacri gli ha soli Mascalzonidì.1
Contro a ciò, come a torto manifesto,
Gridando all’uguaglianza, che sparì,
Gli altri trecensessanta fan protesto.

  1. Mascalzoni-dì; traduzione alla meglio della sublime parola Sansculotides, applicata dai Legislatori Francesi a questi cinque giorni scapoli, a cui la Decimo-manìa non concedeva d’entrare in alcuno dei dodici mesi. Ma l’intenzione dei denominatori essendo pure stata di conservare esclusivamente questi alla nuova Scalzo-latria, non è forse tradita del tutto la loro intenzione dall’umile traduttore, che ha supplito al Senza-calzone col Mascalzone.


Note

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