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ALFIERI di MAGLIANO, conte CARLO
deputato.
Figlio all’illustre personaggio di cui abbiam fornito qui sotto i cenni biografici, il conte Carlo è nato in Torino nel 1827, e quivi ha fatti i suoi studi. Seguendo l’efficace esempio portogli dal suo nobile padre, egli ha compreso di buon’ora che per occupare un posto distinto nell’odierna Società, non bastano nè gli aviti censi nè i fasti aviti, ma ch’è d’uopo possedere un valor personale.
Dotato di non comune ingegno qual è, ei s’è lanciato arditamente, ventenne appena, nell’arringo politico, e in quella giovanile età ha pubblicato scritti (quali il suo saggio politico, intitolato: Riforma e Rivoluzione, Statuto e Repubblica, e il suo discorso intorno al deputato professor Demaria), che rivelano un sano criterio, una giustezza d’apprezziazione, e una maestria d’argomentazione ammirevolissimi.
Da quell’istante in poi egli non si è mai ristato dal prender parte attiva al gran movimento nazionale, scrivendo su giornali e riviste, dando fuora opuscoli e battendo conscienziosamente sempre una via che avea per meta l’indipendenza e l’unità italiana.
Noi non possiamo trascurare di notare tra le pubblicazioni del conte Alfieri la di lui brochure sul trattato del 2 dicembre 1854, lo studio estratto dalla Rivista Contemporanea (settembre 1856), intitolato: Le realtà delle speranze d’Italia; gli altri due, venuti successivamente alla luce sul medesimo periodico nel novembre e dicembre dello stess’anno, e infine il suo Programma liberale e indipendente per le elezioni generali del 1857.
Eletto deputato al Parlamento, appena l’età gli ha permesso sedervisi, prende parte non di rado, e sempre in modo acconcio, alle discussioni le più rilevanti, propugnando quelle sane dottrine e quei fecondi principj ch’ei tende a far prevalere ne’ suoi scritti.
Si è inoltre da qualche tempo dedicato con frutto a promuovere l’ammegliamento delle istituzioni popolari d’educazione, ritenendo a buon dritto che dalla più adatta e diffusa istruzione delle masse dipenda in massima parte l’incivilimento d’una nazione.
Carlo Alfieri di Magliano.