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deputato.
Nato a Oristano, provincia di Cagliari, l’8 dicembre del 1841 da Giambattista e Rita Sinis, fece i suoi studi nella capitale della Sardegna, quindi si ritrasse nel seno della propria famiglia vivendo, vita privata è vero, ma non infeconda pel proprio paese e pe’ suoi concittadini.
Prova ne sia che questi stessi lo scelsero a loro rappresentante al Parlamento Italiano.
deputato.
Ha veduto il giorno in Milano nel febbrajo del 1814 da Angelo e Giuditta Righetti.
Fatti gli studi ginnasiali nel collegio di Verona, si recò all’università di Pavia, ove prese laurea in legge nel 1855. Nel medesimo anno sostenne con plauso gli esami ond’essere approvato, come lo fu, a professore privato di diritto naturale e di statistica e più tardi di scienze politiche e di economia pubblica, esercitando quindi in patria con profitto suo ad altrui tale insegnamento nel tempo stesso in cui in qualità d’alunno interveniva nell’ufficio fiscale, ch’era in allora la più vasta e dotta palestra per le pratiche legali.
Nell’autunno del 1840, in compagnia di quel simpatico ingegno e caldissimo cuore che ha nome Aleardo Aleardi, stato al Broglio diletto compagno di studi nel collegio di Cremona, il nostro protagonista visitò le principali città d’Italia e fece ampia raccolta d’importanti cognizioni. Si fu in una questione quasi affatto industriale ed economica, la famosa questione sul tracciamento della strada ferrata da Milano a Venezia, che il Broglio ebbe campo, non solo di distinguersi per la saviezza de1 suoi consigli e de’ suoi giudizi, ma anche di mostrare la sua decisa avversione contro il governo