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DEPUTATO.
È nato in Castelnovo di Sotto, provincia di Reggio, nel 1807 da Pietro e da Maria Simonelli. Fatti gli studi elementari in Lombardia, si recò a studiar legge nell’università di Parma.
Animato dai più ardenti patriotici sentimenti, si compromise nei moti rivoluzionari del 1831, e in seguito a quelli dovette emigrare.
Legatosi in amicizia con Giuseppe Mazzini, collaborò alla redazione del giornale La giovine Italia, e fu con quel grande agitatore uno dei capi dell’infelice spedizione di Savoja, nel 1834.
Abbandonate quindi le imprese arrischiate della politica militante, si diede a coltivare con saggio proponimento e grande utile suo ed altrui le scienze giuridico-politiche, alle quali si era già da giovane specialmente dedicato. — Formatosi un più vasto criterio di quelle dottrine col percorrere e col visitare attentamente le principali capitali d’Europa, nonchè gli istituti scientifici ch’esse racchiudono, ebbe l’insigne onore di esser chiamato nel 1838 ad insegnare le scienze sociali e politiche nel liceo di Losanna in qualità di professore di diritto internazionale e di economia politica.
Creato presidente di quella facoltà di giurisprudenza, fu accolto cittadino di quel nobile e libero paese, nel quale ebbe occasione coi suoi lumi, col suo ingegno, colla sua condotta di render ognor più onorato il nome italiano.
Si deve al marchese Alfieri di Sostegno, presidente nel 1848 del ministero costituzionale piemontese, che il Melegari venisse chiamato in Torino ad occuparvi la cattedra universitaria di diritto costituzionale.
Nominato membro del consiglio di Stato nel 1859, il Melegari fu eletto sei volte deputato al Parlamento nazionale da diversi collegi, ed ultimamente da quello di Montecchio.
Inutile il dire ch’egli ha pubblicato diverse memorie, opuscoli ed articoli interessantissimi, e che ha fatto più volte, e fa tuttora parte di commissioni in seno alla Camera dei deputati.