< Il Parlamento del Regno d'Italia
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Ranuzio Anguissola Scotti
Luigi Anelli Casimiro Ara
Questo testo fa parte della serie Il Parlamento del Regno d'Italia




Nacque nel 1808 in Piacenza dal conte Luigi e dalla marchesa Fanny Spinola di Genova. Studiò nel collegio di Santa Caterina di Parma, e rientrato quindi nella città nativa, pe’ suoi patriotici sentimenti, per la dignità del suo carattere e della sua condotta ispirò ai propri concittadini una stima, di cui si ebbe prove non dubbie, quando la vita pubblica cominciò ad essere non più un voto, ma una realtà per gl’italiani.

Difatti, durante il primo moto nazionale del 1848, ei fu chiamato a far parte del consesso civico che dovevra deliberare sulle sorti del ducato, e che, come ognun sa, pronunciò l’annessione al Piemonte. Nel 1859, allorchè un consesso di simil sorta tornò ad emanare un’identica decisione, il conte Anguissola, insieme all’avvocato Fioruzzi e al conte Costa, fu inviato al campo delle vittoriose Armate alleate, onde presentare all’eroico re Vittorio Emanuele l’espressione dei voti unanimi ed entusiastici delle popolazioni parmensi.

Più tardi, dietro deliberazione dell’assemblea di Parma, della quale era membro, ei ricevette l’onore d’essere inviato, in unione del conte Cantelli e del professor Torrigiani, a Parigi, onde presentare un indirizzo a sua maestà l’Imperatore de’ Francesi, che accolse la deputazione a Saint-Cloud con estrema gentilezza, e la rassicurò sulle sorti del paese con le più lusinghiere parole.

Compiuta alfine quell’annessione al paese da sì gran tempo invocata, il conte Anguissola venne eletto deputato al Parlamento nazionale dal collegio di Vergaro nella provincia stessa della nativa Piacenza.



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